CILE-ARG.-BOL.-PERù
dicembre / gennaio
DURATA   22 GG.
KM PERCORSI   6000 CA.
TAPPE PRINCIPALI   SANTIAGO DEL CILE- S.PEDRO ATACAMA-LA PAZ-TITICACA-PUNO-CUSCO-MACCHU PICCHU-NASCA-LIMA
17 dic 2011 - 8 gen 2012

SENDERO TRANSANDINO - attraverso Cile, Argentina, Bolivia e Perù. Valichi ben oltre i 4000m, e giù sino al deserto di Atacama e le sue lagune, l'incredibile La Paz, il lago Titicaca con i villaggi galleggianti degli Uros, e poi Cuzco e il fascino di Machu Picchu, e ancora Nazca con le sue misteriose "linee". Un viaggio straordinario in compagnia di amici altrettanto straordinari:

Eugenio, Angela, Giuliano, Vittorio, Luigi, Daniele e Karine, Luigi e Sandra, Ivano e Franca, Paolo e Maura, Alessandro e Marzia, Cristina ed infine Simone, qualcosa di più che la nostra guida!

18 dicembre 2011

Santiago del Cile - Arrivo a Santiago del Cile con volo Air France da Milano Linate via Parigi. Visitiamo sommariamente la città e non posso non soffermarmi davanti al palazzo della "Moneda" teatro e simbolo dei tragici eventi che nel 1973 portarono alla caduta del governo di Unitad Popular guidato da Salvador Allende ucciso all'interno del palazzo stesso dagli uomini del gen. Pinochet. Seguirono anni di dittatura durissima e intransigente repressione sino a che nel 1990 la Democrazia ha di nuovo avuto il sopravvento sancendo la condanna di quei tiranni.

19 dicembre

Ci trasferiamo a Valparaiso per il ritiro al porto delle nostre moto. Le operazioni durano ben più del previsto e riusciamo a partire lungo la mitica Panamericana solo nel tardo pomeriggio e per arrivare a La Serena il Km sono quasi 500; vi arriviamo che è quasi notte non senza qualche problema di "rifornimento". La città è la seconda più vecchia del Cile e conta ben 19 chiese

20 dicembre

La meta di oggi è l'arrivo a San Josè de Jachal. La raggiungiamo dopo 400 km dopo aver valicato il mitico Paso de Agua Negra che il mio GPS fissa a 4776 metri di altezza!!! 150 km di strada sterrata in ottime condizioni salendo dal confine Cileno per poi scendere in territorio Argentino.

21 dicembre

Raggiungiamo Tafi del Valle dopo 700 km gran parte dei quali percorsi sulla Ruta 40 tra scenari surreali e villaggi incantati quali Chilecito ed i suoi Cactus Cardon o attraverso le spettcolari formazioni rocciose color rosso della Questa de Miranda.

23 dicembre

Attraversiamo splendidi paesaggi desertici e le bellissime Quebrada de Cafajate e Quebrada de Concha lasciando la Ruta 40 per la Ruta 68 che porta a Salta, la città più coloniale dell'Argentina. km 400

24 e 25 dicembre

Due giornate spettacolari per un Natale certamente fuori dal comune! Strada stupenda che superata la graziosa cittadina di Purmamarca sale al Passo de Jama (4800m) e ridiscende per 100 km in territorio cileno sino a San Pedro de Atacama. La Valle della Luna ed il Salar de Atacama con i suoi fenicotteri rosa sono davvero straordinari . Il Natale lo passiamo in territorio Boliviano raggiungendo con una jeep 4x4 le Lagune Verde e Colorada; la natura qui è davvero qualche cosa di straordinario: vulcani (il Licancabur) , cime innevate (sole il mattino e qualche fiocco di neve nel pomeriggio), fenicotteri e lama padroni assoluti di questi paesaggi . Perfino una "piscina" naturale di acqua termale a 37° dove non perdiamo occasione di tuffarci.....e siamo a 5000 m. di altezza!

26 dicembre

Si viaggia per gran parte lungo la Ruta N.1 in direzione Nord con sosta alle miniere di salnitro ormai dismesse e tuttora patrimonio tutelato dall'UNESCO. Costeggiamo per lunghissimi tratti l'Oceano Pacifico (...incredibile) sul quale si affacciano minuscoli villaggi di pescatori fermandoci anche a visitare una delle numerose miniere ormai dismesse di salnitro . Arriviamo ad Iquique, una moderna città meta balneare tra le più apprezzate del Cile. Dalla nostra camera al 18° piano godiamo di una splendida vista sulla città . 496 km

27 dicembre

Sempre in territorio Cileno e superata la città di Arica arriviamo a Putre . La giornata è piovosa ed anche piuttosto fredda....del resto siamo a quasi 3500 m. di quota! Ho anche forato la gomma posteriore che ripariamo comunque prontamente .

28-29 dicembre

Il tempo non è migliorato e le montagne attorno sono imbiancate dalla neve caduta nella notte . La strada è per molti tratti un cantiere con il fondo reso ancora più difficile dalla pioggia; procedo a fatica e la gomma riparata ieri non è del tutto a posto. Superata la frontiera Cilena posta a circa 4000 m. entriamo in Bolivia, costeggiamo il lago Chungara (uno dei più alti al mondo) e superiamo il passo omonimo posto a 4660 m. di quota. Arriviamo a La Paz, città davvero incredibile! Con Daniele cerchiamo di capire quale direzione prendere per raggiungere l'albergo prenotato, ma purtroppo il GPS non ci aiuta più di tanto. Ci ritroviamo nella parte alta della città che è un vero e proprio bazar. Con le nostre moto zizaghiamo tra la gente, bancarelle di ogni tipo ed un traffico che definire caotico è niente. Beh, procediamo a passo d'uomo ed Ivana può "tranquillamente" scattare foto. Dopo un paio d'ore di "delirio" raggiungiamo finalmente l'hotel...e ci fa un pò rabbia vedere gli altri nostri compagni di viaggio raggiungerci tranquillamente scortati da una pattuglia di polizia!

30 dicembre

Lasciamo la Bolivia per entrare in Perù . Le operazioni doganali ci fanno perdere parecchio tempo anche in considerazione del fatto che quando arriviamo è ora di pranzo e gli addetti sono "giustamente" in pausa; c'è poi un problema "assicurazione" che non abbiamo e questo ci comporta il versamento di un "obolo" comunque accettabile. Chiedo informazioni per la distanza alla prossima pompa di benzina che mi dicono essere a 50 km......peccato che poi si riveleranno 150!!! Mi fermo presso delle case e chiedo ad alcune donne se abbiano benzina da darmi; la risposta è affermativa anche se il prezzo è doppio, pazienza. Arriviamo al lago Titicaca che attraversiamo su uno dei "traghetti" che fanno la spola da una sponda all'altra consentendo agli avventurosi passeggeri di accorciare la strada per Puno . Il bello è che queste piccole imbarcazioni, alquanto precarie, riescono a trasportare persino degli autobus! Dimenticavo, Puno è a 3800 m. di quota!

31 dicembre

Le avevo ammirate attraverso alcuni documentari TV ed eccomi sulle isole galleggianti abitate dalla popolazione Uros. D'accordo, ormai sono più una attrazione turistica che altro, ma il rapporto di questa gente con la natura, il loro lago e comunque con le risorse che questo consente loro di poter vivere è davvero speciale. Come non rimanere ammirati dai loro sorrisi e dai colori dei loro abiti tradizionali. È capodanno e la sera ci concediamo una buona cena in uno dei tanti ristoranti della città; la stanchezza non ci consente di tirar tardi, ma certo è stato un 31 dicembre molto particolare! Nel Pomeriggio prendiamo la strada per Cuzco che raggiungiamo dopo ca. 350 km....e anche qui siamo a 3500 m. di altitudine .

1 gennaio

Siamo a Cuzco, città coloniale assai bella anche se probabilmente più famosa per essere il crocevia dei viaggiatori verso i resti di Machu Picchu. Dedichiamo il resto della mattinata alla visita della città con le sue chiese e l'animatissimo mercato . Siamo incuriositi dal fatto che vediamo molte donne/ragazze uscire di chiesa con in braccio una bambola fasciata come se si trattasse di un neonato. Pare sia questa una tradizione di buon auspicio per l'anno nuovo. Nel pomeriggio lasciamo le moto e prendiamo il caratteristico treno che ci porterà ad Aguas Caliente salendo lungo un percorso a tratti spettacolare.

2 gennaio

Non voglio arrivare a Machu Picchu con la ressa che quotidianamente vi sale riempiendo le navette che fanno la spola lungo lo sterrato che conduce all'ingresso del sito e quindi eccoci che alle 5 siamo in attesa dei primissimi pulmini in partenza; mezz'ora circa e siamo agli ingressi. Gennaio è nel pieno della stagione umida ed il cielo è pertanto grigio con nuvole basse che nascondono almeno in parte il paesaggio, pazienza. Una volta entrati non possiamo non rimanere incantati da questo luogo così misterioso e pieno di fascino; decidiamo, correttamente, di prendere una guida che ci conduca lungo il percorso illustrandocene i punti maggiormente interessanti. Il calore del giorno dissolve almeno in parte le nuvole e possiamo apprezzare ancor meglio la maestosità di questi luoghi. Le fotografia ovviamente si sprecano. Devo dire che alla fine ed anche forse per la notorietà di Machu Picchu e dei tanti documentari televisivi che ne raccontano la storia e nondimeno per la folla di turisti presenti, ne sono rimasto non dico deluso, ma certo meno spiritualmente coinvolto di quanto mi attendessi. Esserci ne vale comunque ampiamente la pena!

2 gennaio

Da Aguas Caliente ritorniamo a Cusco non più in treno ma con un pulmino che a causa del traffico e di qualche contrattempo impiega diverse ore per percorrere poche decine di km; pazienza.

3 gennaio

Quella di oggi è stata un giornata che non dimenticherò facilmente! 700 km per arrivare a Nazca attraverso 6 passi di cui ben 4 oltre il 4.000 metri di alitudine:

Poroy m.3600

Abra Huillque m.3715

Abra Sorrillaca m.4000

Abra Huashuccasa m.4300

Puquio m.4100

Abra Condorcenca m.4390

Strade bellissime tra paesaggi mozzafiato.......ma pur essendo ormai in piena estate (siamo nell'emisfero australe) il tempo qui e comunque la natura sono i veri protagonisti assoluti. La giornata era iniziata con un tempo complessivamente buono, ma già sui primi valichi l'orizzonte si presentava tutt'altro che soleggiato ed un cielo plumbeo non prometteva nulla di buono. Non esitiamo a mettere l'antipioggia e facciamo bene perché di lì a poco ci aspetta un vero e proprio "inferno". Siamo sull'altopiano tra Puquio e l'Abra Condorcena quando la pioggia diventa neve.....sì, proprio neve! Inutile dire che fa anche un freddo boia anche se fortunatamente il nevischio non fa presa sull'asfalto che rimane tutto sommato buono consentendo ai nostri pneumatici di tenere piuttosto bene. Con me e Ivana ci sono Eugenio con Angela ed Ivano con Franca; ci fermiamo un attimo per capire cosa fare anche perché con le visiere abbassate e la neve che vi si appiccica è davvero difficile procedere. Ivana ha l'infelice idea di immortalare fotograficamente il tutto finendo per "congelarsi" o quasi le mani . Non ci sono ovviamente case nei dintorni ove poterci rifugiare ed occorre assolutamente andare avanti. Scendendo di quota la situazione fortunatamente migliora e troviamo anche una specie di "rifugio" dove poterci riscaldare e rifocillarci con The bollente e patate. Riprendo la strada rimanendo indietro con Daniele che ha problemi con il suo GS che non vuole ripartire; é un problema elettronico e solo dopo almeno un'ora scopriamo che è dovuto al cattivo funzionamento dell'antifurto; bene così, possiamo ripartire. Per completare la giornata sulla A26 che scende a Nazca troviamo una nebbia fittissima....ed ormai inizia a far buio....! Arriviamo finalmente al resort prenotato che è davvero uno spettacolo e questo ci ripaga delle fatiche della giornata.

4 gennaio

Relax in piscina mentre le nostre moto vengono ripulite da alcuni inservienti dell'hotel che se ne prendono cura per pochi $.....ne avevano veramente bisogno, anche se tutto sommato era bello vederle così "vissute"!! Nazca è nota anche e soprattutto per le cosiddette "linee" ovvero delle forme tracciate sul terreno note come condor - ragno - mani - cane - scimmia - astronauto - colibrì la cui origine è ancora del tutto misteriosa benché molti studiosi, prima fra tutte l'archeologa tedesca Maria Riche, abbiano cercato di fornire una spiegazione ed una datazione attendibile. Per poterle ammirare il modo migliore è certamente quello di prendere uno dei piccoli aeroplani che quotidianamente portano i turisti ad ammirare dall'alto queste "linee". Con Eugenio, Sandra e Luigi salgo su uno di questi Cessna e lo spettacolo che possiamo ammirare vale certamente i $ spesi.

5 gennaio

Percorriamo la A1 in direzione Nord lungo i 500 km che ci portano a Lima fermandoci lungo la strada a Parakas, una piacevole cittadina balneare posta di fronte alla penisola omonima . Qui ritroviamo alcuni motociclisti brasiliani che già avevamo incrociato precedentemente; ne approfittiamo anche per un piatto di pesce ed una buona birra. Siamo a Lima, meta finale di questo viaggio.

6 gennaio

La giornata è quasi totalmente dedicata alle operazioni di consegna delle moto che verranno caricate sul container che le riporterà in Italia. Non mancano i soliti problemi "burocratici" che immancabilmente si verificano in queste occasioni, inutile incazzarsi. Alla fine riusciamo a sistemare il tutto e possiamo dedicarci ad una visita assolutamente sommaria di questa città, vera e propria metropoli con i suoi oltre 10 mil. di abitanti. È il giorno dell'Epifania che qui viene festeggiata con la sfilata dei Re Magi che portano il loro doni al Sindaco della città; ne approfittiamo per assistere a questo evento comunque coinvolgente.

7 gennaio

Non ci resta che prendere il volo Air France che ci riporterà in Italia. Fine dunque di una avventura straordinaria in compagnia di amici altrettanto eccezionali a partire da Eugenio (compagno di tante avventure!) , Daniele e Karine, Ivano e Franca e Giuliano (con loro ero anche in Patagonia due anni prima) e ancora Luigi con la sua "Stelvio", Alessandro e Marzia, Paolo e Maura, Vittorio con la sua VFR, Luigi e Sandra, Cristina e infine la mitica Angela! E Simone poi, la nostra guida e, almeno per me, molto molto di più!!!! Grazie

Manca ancora un nome ed è quello di Ivana, mia moglie ed eccezionale compagna di viaggio.

visioni di viaggio - 2014
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