TUNISIA
DURATA   13 GG
KM PERCORSI   SETT/OTT
TAPPE PRINCIPALI   TUNISI-TABARKA-TOZEUR-DOUZ-MEDENINE-DJERBA-HAMMAMET
Lunedì 22/9 – ore 18 – partenza da Genova con il traghetto “Victory”. Il tempo è ottimo e la traversata si preannuncia piacevole grazie anche al confort della cabina esterna prenotata. Relativamente pochi i passeggeri a bordo, quasi tutti tunisini oltre ad una numerosa comitiva di rumorosi turisti ticinesi. Cena al self service: qualità modesta e prezzo elevato[2].Martedì 23/9 – ore 15,30 – arrivo a Tunisi dove, una volta sbarcati occorre 1 h per sbrigare le pratiche doganali. Prendiamo alloggio all’ Hotel El Oumara (50 din. la doppia con moto in garage), una sistemazione centrale assolutamente di buon livello. Usciamo per una visita alla Medina che raggiungiamo a piedi; scontati gli inviti da parte dei commercianti a visitare la propria bottega; la loro insistenza è tuttavia accettabile e mai maleducata. Accettiamo comunque di entrare in un negozio di tappeti dove il proprietario ce ne mostra una dozzina alcuni dei quali veramente belli; dopo aver spiegato che comunque non è ns. intenzione comprarne il ns. amico ci accompagna sulla terrazza del negozio dove apprezziamo una splendida vista sulla Medina.[1]Il tramonto rende lo spettacolo ancor più bello e pieno di fascino; ci fermiamo per un thè al famoso e alla moda Cafè de Paris lungo la Av. Habib Bourguiba. Con la linea TGM raggiungiamo il porto della Goulette dove ceniamo in un ristorantino tipico; optiamo per una orata tutto sommato accettabile anche in rapporto al prezzo pagato. Rientriamo in taxi che per pochi din. ci riporta in Hotel nMercoledì 24/9 – ore 9 – partenza da Tunisi alla volta di Tabarka dove arriviamo verso le 13 ( 180 km. Via Mateur); la strada è tortuosa ma tutto sommato divertente, fatta di ripetuti saliscendi. Alloggiamo all’Hotel Coral Royal (60 din. per la ½ pens.). Posticino carino con spiaggia e porticciolo dominato dall’antico fortino genovese ancora occupato da una piccola guarnigione militare; pochissimi turisti nessuno dei quali italiano. Il tempo per una insalata tunisina in un ristorante sulla spiaggia dopodiché ci incamminiamo verso il fortino genovese che domina la baia ed il piccolo porticciolo. Peccato che non sia possibile una visita all’interno delle mura in quanto ancora sede di una piccola guarnigione militare.Giovedì 25/9 – ore 9 – Partenza da Tabarka in direzione Sud. Sosta a Bulla Regia per una visita alle antiche rovine romane risalenti al 200 d.c. con “guida” locale reclutata sul posto (7 din.) che ci da la possibilità di conoscere ed apprezzare un luogo poco conosciuto ma molto, molto interessante (…siamo i soli visitatori). Di particolare bellezza anche per lo stato di conservazione la “casa della caccia”, la “casa di Anfitrite” con i suoi splendidi mosaici e le Terme. Ripartiamo; lungo una strada fatta di saliscendi a volte assai tortuosi incontriamo villaggi dove ci sorprende la gran quantità di ragazzini che ci salutano sorridenti mentre vanno a scuola. Passiamo per El-Kef dove ci fermiamo per un boccone e scattare qualche foto; splendide le cupole e il minareto della Zaouia di Sidi bou Makhlouf. Arriviamo a Tozeur verso le 18 dopo 460 km di strada più o meno bella. Alloggiamo all’Hotel Dar Ghaouar; un 2 stelle in centro appena fuori dalla antica Medina – 50 din. la doppia – albergo fatiscente e trascurato. Visitiamo la città vecchia con il suo labirinto di stradine e ceniamo al piccolo “Restaurant du Soleil”Venerdì 26/9 – giornata dedicata alla visita delle 3 oasi di montagna effettuata in fuoristrada con autista prenotati in hotel (80 din.). Molto bella Tameghza, Mides e Chebika dove risaliamo il corso delle sorgenti lungo un percorso breve e piacevole. Molti i turisti che incontriamo in “escursione” tra i quali ovviamente numerosi (..e rumorosi) italiani. Il pomeriggio è dedicato alla visita dell’Oasi con con il suo immenso palmeto (10 kmq e oltre 200.00 palme) che attraversiamo in calesse con un cocchiere che ci fa da simpatico cicerone: 8 din. temporale incluso.Sabato 27/9 – ore 9,30 – partenza alla volta di Douz attraverso lo spettacolare Chott El-Jerid ; immensa distesa di sale e pozze d’acqua dai riflessi argentei e violacei. La strada che lo divide è assolutamente dritta che e la vista si perde all’orizzonte. Pochissimi mezzi incontrati lungo il tragitto; qualche chiosco ed un gruppo di avventurosi ciclisti. Raggiungiamo Douz verso mezzogiorno ed entriamo in una delle “agenzie” che organizzano le escursioni nel deserto; prenotiamo (45 din. cad.) concordando la partenza alle 16. Pranziamo in un vicino ristorante dove il cameriere mi “obbliga” a portarlo in moto per un breve giro; lo accontento e mi ringrazia felice come un bambino. All’ora prevista veniamo accompagnati in Jeep all’inizio del deserto dove conosciamo il beduino che con il propri 2 dromedari ci accompagnerà all’interno del deserto stesso. Raggiungiamo le “tende” già montate dopo ca. 1,15 h . Mentre la ns. guida è intenta a preparare il pane che viene poi cotto nella sabbia , assistiamo ad uno splendido tramonto. Fantastico. La cena è pronta e in una atmosfera del genere anche la brodaglia calda servita con il pane fresco di cui sopra ci pare di una bontà assoluta. Notte stellata dove il mio sonno è disturbato dalla Ivana terrorizzata da simpatici topolini bianchi che scorrazzano nella tenda. E’ il silenzio, il silenzio assoluto la cosa che più mi sorprende e mi affascina.Domenica 28/9 – ore 6 – alba nel deserto e relative foto di rito ; la straordinaria bellezza del paesaggio è tale da rimanerne incantati. Colazione e di nuovo in sella ai nostri dromedari per il ritorno a Douz, dove arriviamo verso le 9. Riprendiamo la moto che nel frattempo aveva trovato ricovero in locali (…proprio così) attigui alla “agenzia” e verso le 10 partiamo alla volta di Tataouine passando per Tamezret e Matmata dove sostiamo per una visita alle abitazioni troglodite scavate nella roccia. Nella visita ci accompagna un ragazzino gentile autodefinitosi “guida” (5 din). Sbagliamo strada prendiamo per Toujane, splendido villaggio abbarbicato sulla montagna con le sue case di pietra intorno ad una collina sotto le rovine di una antica kasbah. 70 km di sterrato per raggiungere Medenine e quindi Tataouine dove giungiamo (….sfiniti) alle 15 ca.; troviamo alloggio allo splendido Hotel Rancho (118 din.: una meritata esagerazione).Lunedì 29/9 – Visita alla regione degli Ksar, le famose roccaforti Berbere sorte per mettere al riparo greggi e provviste dalle razzie di nemici e invasori. Splendida quella di Chinini, carina Douarette e molto interessante Ksar Ouled Soltane . Anche in questo caso pochissimi i turisti che incontriamo, cordiale e discreta l’accoglienza degli abitanti locali. Nel primo pomeriggio ci avviamo alla volta della ripostante meta di Jerba che raggiungiamo attorno alle 16 via Ben Gherdane (confine libico) e Zarzis. Alloggiamo all’ Hotel Iberostar Jerba in una splendida camera affacciata sulla spiaggia: 32 din, a testa per la ½ pens.! (nemmeno 25 €…).Martedì 30/9 – spiaggia con ombrellone e lettini di rito; purtroppo la frequentazione non è particolarmente interessante: giunoniche bellezze over 60 per lo più tedesche che spudoratamente esibiscono topless piuttosto "discutibili".Mercoledì 1/10 – spiaggia: cambiamo postazione, ma lo spettacolo non varia. Dimenticavo che come dalle nostre parti non mancano insistenti “vù cumprà” locali; il mare comunque non è male e la temperatura dell’acqua ancora gradevole. La Tunisia non è certamente questa, ma 2 giorni vi si passano certamente volentieri dopo le fatiche dei giorni prima. Giovedì 2/10 – ore 8 – partenza alla volta di Sidi Bou Said che raggiungiamo in serata attraverso tutta la costa orientale tunisina. Sosta ad El-Jem per apprezzare lo splendido anfiteatro ed altra pausa sul mare di Hammamed dove la sig.a non ricorda nemmeno il ristorante che ci vide ospiti nella nostra luna di miele del 1979…..delusione immensa! Arriviamo a Sidi Bou Said nel pomeriggio soprassedendo alla visita dei siti archeologici di Cartagine Venerdì 3/10 – ore 7,30 – ci avviamo alla volta della Goulette (questo il nome del porto di Tunisi) dove ci aspetta il ns. traghetto Victory che alle 11,30 con 1,5 h di ritardo salpa alla volta di Genova. Sul solo territorio tunisino la ns. Bmw segna 2080 km percorsi….niente male!Sabato 4/10 – ore 11 ca. attracchiamo al porto di Genova; ad aspettarci troviamo la ns. Elena con il suo Clemente: è bello rivederli. Siamo a casa. E’ stato un viaggio faticoso, ma che è valso la pena vivere. La Tunisia si è rivelata assai più bella di quanto mi aspettassi: bella la sua gente, ricca di storia la sua terra e pieni di fascino paesaggi anche tanto diversi tra loro. Viverla come noi in moto, consente di entrarci dentro, respirarne i sapori, incontrarne la gente e parlarci. Ecco, se i popoli e coloro i quali li governano si parlassero e avessero semplicemente la volontà di accettarne le rispettive diversità rispettandone i principi, senza prevaricazioni e ricatti!....... perché non provarci. Un grazie particolare a Ivana che con coraggio e non senza qualche disagio è stata anche questa volta una splendida compagna di viaggio.

visioni di viaggio - 2014
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