MEDITERRANEO
maggio /giugno
DURATA   21 GG.
KM PERCORSI   8416
TAPPE PRINCIPALI   TUNISIA-LIBIA-EGITTO-SINAI-GIORDANIA-SIRIA-TURCHIA-GRECIA
Viaggio straordinario per una serie di ragioni, non ultima il fatto che meno di un anno dopo questi Paesi sono stati attraversati da quella è stata chiamata "la primavera Araba" , eventi che hanno posto la parola fine a personaggi che per decenni hanno governato questi territori quali Bena Alì in Tunisia (23 anni al Governo), Mubarak in Egitto (30 anni al Governo) e Gheddafi in Libia (42 anni al Governo). Rivolte popolari contro sistemi corrotti, democrazie inquinate ed un malessere accentuato dalla diffusa crisi economica. Molte, purtroppo, le vittime anche innocenti di questi fatti.

Forse il Paese che più di tutti ci ha stupito per la sua bellezza e la sua gente è stata proprio quella Siria che oggi (2013) e da mesi ormai, è alle prese con una guerra civile di difficile soluzione e che ha già prodotto migliaia di vittime innocenti. Fa male, a noi che le abbiamo viste nel loro splendore, pensare a meravigliose città quali Damasco, Homs, Aleppo, martoriate e distrutte dalla violenza umana. Il nostro pensiero va anche a Padre dall'Oglio ed al suo eremo di Mar Musa al-Habashi, comunità la sua che ha fatto del dialogo tra religioni diverse, la propria ragione d'essere. Noi ci siamo stati lassù, ne abbiamo respirato l'aria e ne conserviamo un ricordo bellissimo.

15 maggio – si parte!

Il GS è pronto, carico a dovere ma con nulla di superfluo. Ottimo l’acquisto del borsone legato sul bauletto. Partenza alle 11, passiamo dalla Fiorita a salutare la Elena e via. Entriamo in tang. Est e come d’accordo ci incontriamo con Eugenio alla prima area di sevizio per poi proseguire insieme in direzione Genova. Sul Serravalle prendiamo confidenza con la moto che si comporta decisamente bene. All’imbarco ci sono una dozzina di altri motociclisti tra i quali 3 ungheresi carichi di tutto l’immaginabile. Partenza alle 15,30; cena, burraco con Ivana, 4 chiacchiere e nanna. KM: 194

16 maggio – come previsto il mare è “molto agitato”………e gli effetti si vedono tutti. Poca gente in giro e Ivana in crisi. Sbarcati a Tunisi (14 ore locali) e risolte le noiose pratiche doganali si parte in direzione Sud; Ivana sta meglio e la voglia di moto è tanta. Arriviamo a Monastir e troviamo uno splendido resort affacciato sul mare. KM: 155

17 maggio – Colazione e via! Tappa a El Jem che con Ivana avevamo già visto nel 2003, forse anche il bar di allora è lo stesso di oggi.
A proposito oggi sono anche 31 anni di matrimonio……e sembra ieri! Come se non bastasse anche il nostro viaggio di nozze fu in Tunisia. Passiamo Sfax e proseguiamo per Gabes con spuntino sulla strada in uno dei bar/grill sporchi e fumosi ma dove con pochi soldi si mangia anche bene. A Gabes deviamo per Matmata (foto di rito)e via sulla strada che sale a Toujane (nel 2003 era sterrata e con il mio RT fu un’impresa) e ridiscente verso Medenine, villaggio anonimo dove ci fermiamo per la notte. KM: 389

18 maggio – partiamo verso le 9 in direzione della frontiera libica dove ci auguriamo di trovare la nostra guida …siamo comprensibilmente preoccupati. Arriviamo in dogana verso le 9 e con grande sollievo troviamo ad attenderci il nostro uomo che ci aiuta al disbrigo delle noiose pratiche. Ce la caviamo in un’ora. Fantastico abbiamo anche due splendide targhe libiche. Superiamo Tripoli e ci fermiamo per la visita di Leptis Magna. Riflessione: qualche migliaio d’anni fa eravamo davvero grandi!!!! Un centinaio di km ancora e troviamo per la notte un confortevole albergo a Misurata. Domani ci aspetta un tappone da 1000 km: obiettivo Tobruk - KM 485

19 maggio – si parte di buon’ora sappiamo che ci aspettano un sacco di km. Ne facciamo subito 648 per arrivare a Ajdabya in un paesaggio desolatamente monotono. Nota positiva lo spuntino in uno dei soliti bar locali a base di kebab: ottomo davvero. Riprendiamo la via di Tobruk sulla strada che taglia in due la Cirenaica evitando la costa (Bengazi) certamente più interessante ma anche più lunga. La strada corre dritta per 386 km lungo il desserto senza villaggi di nessun tipo: il nulla. E meno male che la ns. guida ci aveva invitato a dotarci di 2 taniche da 10 lt altrimenti erano guai. Sono passale le 18 quando all’orizzonte appare Tobruk con le sue case bianche ed il porto. L’hotel è una mezza stella (forse nemmeno..) – i km alla fine sono 1027.

20 maggio – lasciamo la Libia con il nostro accompagnatore che ci saluta alla frontiera. Passiamo alla frontiera Egiziana…..e qui iniziano i problemi. Ce la caviamo in 3 ore ed un 300 € in moneta locale sborsati a più riprese senza una motivazione precisa (targhe, assicurazione, timbri vari, ecc). Ne usciamo con due targhe gialle che sono un spettacolo. All’uscita della dogana ci ferma una pattuglia di militari che ci ritira i passaporti e ci invita a seguirli. Capiamo solo dopo che si tratta della nostra scorta. Ci fermiamo per la notte a Marsa Matrouh luogo di villeggiatura sul mediterraneo in un restort molto bello. Km 384

21 maggio – oggi la nostra meta è uno dei pezzi forte del nostro rai motociclistico: IL CAIRO e le PIRAMIDI. Lungo la strada piuttosto noiosa in direzione di Alessandria ci fermiamo al sacrario di EL ALAMEIN dove nell’autunno del 1943 diverse migliaia di nostri soldati combatterono eroicamente sino al loro stesso sacrificio. Una pagina triste di quella guerra inutile ma al tempo stesso una testimonianza indelebile del sacrificio di quei nostri valorosi soldati. Prima di entrare in Alessandria deviamo a sinistra su quelle che è chiamata la "desert highway"; da lontano scorgiamo le piramidi e l’emozione è notevole. Con le nostre GS arriviamo sino all’ingresso dei mezzi di servizio. Foto di rito e ci muoviamo alla ricerca di un hotel. Lo troviamo ad un prezzo accettabilissimo e per di più con vista sulla piramide di Cheophe. Ceniamo con pochi € in un ristorante la cui terrazza è esattamente di fronte alla piramidi; ci gustiamo lo spettacolo di luci da un palco invidiabile ed a un prezzo (cena inclusa) probabilmente inferiore al prezzo del biglietto d’ingresso. Dimenticavo i km: 457

22 maggio – oggi i GS hanno riposato mentre noi abbiamo fatto i turisti con tanto di autista e guida parlante italiano. Costo complessivo 100 $ che considerando l’intera giornata non sono nemmeno oggettivamente molti; mentre visitavamo la città l’autista ci aspettava ottimizzando così tempi e fatica. Visita di rito al museo egizio del Cairo e della Cittadella fortificata; pranzo in ambiente accogliente spendendo il ctv. di 7,5 € a testa. Pomeriggio alla piana di Giza con la Sfinge e le sue piramidi. Semplicemente fantastico.

23 maggio – si dovrebbe partire prima delle 7 per evitare il caotico traffico in uscita dalla città;il ritardo di Eugenio prima e il casco di Ivana inspiegabilmente senza più la visiera (problema serio che rimedieremo recuperando una visiera di fortuna a Souez) fanno sì che ci troviamo irrimediabilmente imbottigliati con più di un patema d’animo . Usciamo finalmente dal Cairo e prendiamo la superstrada che ci porterà a Souez. Passiamo nel Sinai attraverso il tunnel lungo non più di un km, ma l’emozione è comunque forte . Le strade che ci portano a S.Caterina corrono in un paesaggio di straordinaria bellezza oltre che divertenti per la guida. Arriviamo al Monastero naturalmente già chiuso per le visite e non prendiamo neppure in considerazione di salire al Monte . L’hotel che ci ospita è molto carino, con un difetto: la camera è piena di zanzare e di conseguenza la notte è un incubo. Km 489

24 maggio – obiettivo la mitica Aqaba . Scendiamo da S.Caterina e dopo 130 km siamo a Nuweiba che rappresenta anche il porto di partenza del traghetto che ci porterà in meno di 2 ore ad Aqaba. Di fatto passiamo la giornata nel disbrigo delle pratiche doganali egiziane. Partiamo comunque verso le 17 un paio di panini e siamo in porto. Durante la traversata abbiamo una prima testimonianza di quanto questa gente sia ospitale e curiosa di conoscerci; siamo tra i pochissimi occidentali a bordo e benché i posti liberi fossero diversi chiede di potersi sedere con noi una signora con due bambini ed una ragazzina. La sig.a è naturalmente velata e si sforza di cercare di parlare con noi benché non conoscesse affatto l’inglese. Si fa aiutare dalla ragazzina che risulta essere la nipote. E’ molto gentile e cerca di porci domande e di rispondere alle nostre; un incontro davvero piacevole. Fortunatamente in dogana ce la caviamo in brevissimo tempo con operatori tutti molto gentili (nessuna richiesta di mance). Troviamo un hotel vista mare a meno di 40€. Km 144

25 maggio – la mattinata passa di fatto alla ricerca di un casco per Ivana. Troviamo un meccanico gentilissimo che via telefono ne recupera non si sa come portato da un ragazzino in taxi; il meccanico è davvero una persona squisita come tantissime conosciute in Giordania. Il casco non solo è un modulare e pressoché nuovo e ci viene fatto pagare la bellezza di……..30 €….per la gioia della nostra Ivana. Partiamo verso il Vadi Rum in un paesaggio splendido su strade divertentissime. Entriamo nel parco e veniamo subito contattati da un beduino che ci propone la notte in campo tendato. Di fatto era anche nei nostri piani per cui concordiamo il tutto e partiamo su una jeep sgangherata per un giro di ca 3 ore all’interno del deserto. Ci fanno compagnia una coppia di ucraini e 3 quaitiani. Raggiungiamo il campo e ci prepariamo per la cena non prima di aver fatto contento l’Eugenio che ambiva un giro in cammello: accontentato. Cena e a nanna. Km 76

26 maggio – non si è dormito molto ma l’atmosfera ed il contesto valevano ampiamente il tutto. Direzione Petra che raggiungiamo nel primo pomeriggio alloggiando poi in un buon hotel vicinissimo all’entrata del sito. Io ed Eugenio andiamo in camera per un riposino mentre l’instancabile Ivana entra nel sito archeologico e ne esce entusiasta verso le 18,30. Spuntino e tutti e tre entriamo per la notte illuminata da migliaia di candele . Lo spettacolo è suggestivo ma la totale assenza di illuminazione artificiale ci impedisce di vedere le bellezze di Petra. Io ed Eugenio ci ripromettiamo di entrare il mattino seguente all’apertura della biglietteria. Km 138

27 maggio – puntuali alle 6 entriamo a Petra che ci rendiamo perfettamente conto di quanto ciò che abbiamo visto in TV sia vero in tutta la sua realtà. Siamo in pochissimi a quest’ora e ciò rende ancora più straordinario il tutto. Purtroppo abbiamo poco tempo a disposizione e possiamo vedere solo una parte del sito peraltro molto vasto (richiederebbe un’intera giornata). Ripartiamo verso le 10,30 in direzione di Amman passando per il Mar Morto. Ad un certo punto la temperatura supera i 43° ed il cielo non è altro che una coltre spessa di afa (se non fosse per la temperatura sembrerebbe nebbia autunnale). La spiaggia di Amman beach diventa quindi un refrigerio straordinario. Non solo in questo mare stranissimo non riuscirebbe ad annegare nemmeno l’aspirante suicida più determinato. Ripartiamo e raggiungiamo Amman trovando alloggio in un hotel dignitoso alla periferia della metropoli. Cena tipica in un Kebab locale. Km 311.

28 maggio – ripartiamo con obiettivo Damasco. Ci fermiamo al sito archeologico di Jarash e ne apprezziamo totalmente la sua bellezza; i resti poi sono conservati straordinariamente bene. Dogana Siriana dove in un paio d’ore sbrighiamo le nostre pratiche il tutto con “ l’aiuto” del solito faccendiere ci coadiuva nelle gestione dell’assicurazione e del carnet de passage. Ci costa comunque non più di 15€ ben poca cosa rispetto a quanto costatoci in Egitto. Siamo in Siria! Ci fermiamo a Bosra altro sito archeologico di origine Nebetea che ha raggiunto il suo massimo splendore in epoca romana. L’anfiteatro è talmente in ottimo stato di conservazione che viene tutt’ora usato. Si ricorda che due anni fa il maestro Muti ne fu un protagonista d’eccezione. Raggiungiamo Damasco al tramonto e casualmente ci troviamo di fronte la Grande Moschea ed è una apparizione incredibile. Il tempo di trovare un hotel vicinissimo alla moschea stessa e via per cercare di cogliere le ultime luci del giorno. Moltissimi sono coloro raccolti in preghiera e cerchiamo di non essere di disturbo. Ivana deve indossare un “mantello nero” che la copra sino alla testa; fa sorridere, ma è giusto rispettare la religione e gli usi di questa gente. La moschea illuminata è uno spettacolo, così come uno spettacolo é la vita che pulsa in questa parte della città. Ne veniamo ammaliati l’Eugenio in particolare che non finisce di stupirsi. La gente è cordiale e curiosa al tempo stesso, forse anche per il fatto che siamo gli unici occidentali in giro. Le nostre moto sono poi sempre un polo di attrazione notevole. Andiamo a dormire quando ormai la mezzanotte è passata. Km 359.

29 maggio – lasciamo Damasco con il rimpianto di non poterci rimanere almeno un giorno in più e gi dirigiamo verso il monastero di Deir Mar Moussa al-Habashi . Lasciamo le moto all’inizio della gradinata che s’inerpica sino all’eremo restaurato grazie all’iniziativa di un Gesuita romano: Paolo Dall’Oglio; ne avevamo sentito parlare in tv e la storia di questo monastero ci aveva intrigato al punto che il nostro passaggio in Siria non poteva non prevedere di passarvi. Venti minuti di salita ed eccoci all’eremo dove purtroppo troviamo una numerosissima comitiva di pellegrini locali assai rumorosi. Ne valeva comunque la pena e la chiesa con i suoi mosaici è una vera e propria chicca. Non possiamo purtroppo conoscere Padre Paolo in quanto attualmente in Italia; ne è particolarmente dispiaciuta Ivana. Prendiamo la strada verso Palmira che scorre nella desolazione più assoluta verso Est. Percorriamo circa 70 Km nel nulla più assoluto e siamo ad un’ora o poco più dal confine iracheno. Ci fermiamo per il rifornimento in un villaggio dove veniamo letteralmente circondati dalla comunità locale. Compriamo della frutta che ci fermiamo poi a mangiare in una isolatissima area di servizio dove anche qui un signore ci regala una scatola di biscotti. Una ulteriore prova di quanto questa gente sia ospitale, e quanto avremmo da imparare da loro. Eccoci a Palmira ed anche in questo caso una sorpresa che ha dell’incredibile: siamo con le nostre moto all’interno dell’area monumentale risalente al secondo secolo d.c.! L’emozione è forte e le foto si sprecano. Saliamo al castello che domina il villaggio quando il sole sta tramontando; il forte è molto bello, fin troppo ed è evidente che sia stato di fatto ricostruito, ma questo non rende comunque meno bello il tutto. Anche quella di oggi una giornata straordinaria. Km 367

30 maggio – lasciamo l’antica Zenobia avendo come obiettivo Aleppo. Ci fermiamo lungo la strada a visitare il mitico Krak dei Cavalieri edificato attorno al 1100 d.c. quale roccaforte Crociata pressoché inespugnabile. L’immagine della struttura appare da lontano affascinante, ma una volta entrati non è nulla di particolarmente speciale. Siamo in territorio Curdo con notevoli insediamenti Cristiani e numerose sono le chiese che incontriamo; la gente tuttavia è assai meno cordiale e disponibile. Superiamo Masyaf dove abbiamo invece una ulteriore conferma della cordialità del popolo siriano: fermi ad un ristoro per un tè il proprietario ci fa dono di alcune gustose focacce e come spesso ci accade siamo circondati da persone curiose che fotografano e si fanno fotografare con noi. Superiamo Apamea, dove non ci fermiamo (siamo stanchi e di sassi ne abbiamo abbastanza….) ed arriviamo finalmente ad Aleppo. Il primo hotel che vediamo in prossimità del centro è il Mirage, un 4 stelle lusso; entriamo comunque per avere una idea del prezzo che con stupore riusciamo a contrattare e da 120$ per la doppia arriviamo a 90$ un prezzo più che onesto tenuto conto del livello. Il tempo di chiamarci e via in taxi per la Cittadella; altra sorpresa il taxista non vuole soldi! Insistiamo noi per dargli almeno qualche spicciolo. Ceniamo in un ristorante adiacente il suk e la grande moschea. Anche Aleppo ci pare bellissima. Km 467

31 maggio – lasciamo anche Aleppo con il rimpianto di averla potuta goderci di più, pazienza. Usciamo dalla città abbastanza agevolmente e ci dirigiamo verso la frontiera Siriano/Turca che circa 70 km; le formalità sono anche in questo caso abbastanza snelle e non ci riservano alcuna sorpresa tanto che ce la caviamo in un’oretta. Siamo in Turchia e come abbiamo deciso la sera prima attraverseremo l’Anatolia rinunciando quindi a Capadocia e Istambul ; purtroppo i giorni che rimangono non ci consentono di più. Benchè ci manchino 3000 km ancora siamo di fatto sulla via del ritorno; questa regione della Turchia mediterranea è ormai una meta turistica di massa come dimostrano le strutture a disposizione; il mare è comunque uno spettacolo. Ci fermiamo per la notte a Bozyazi un posto molto carino in un Hotel 4 stelle direttamente sul mare anche in quetso caso a prezzo contrattato ed alla fine più che onesto (dopppia, colazione e cena a 70 €). Ivana riesce a prendere un’ora di sole ed io a fare una nuotata in un’acqua limpidissima e nemmeno fredda. Km 548

1 giugno – i km pianificati per oggi sono tanti ed occorre partire presto; colazione alle 7,30 e via su strade che si inerpicano sulla montagna per poi ridiscendere sul mare in un paesaggio tipicamente mediterraneo. Attraversiamo di fatto l’Anatolia evitando però Antalia. Arriviamo a Kusadasi verso le 18 e troviamo anche in questo caso uno splendido Hotel sulla baia a 40€. Dimenticavo che lungo la strada una pattuglia di polizia ci ha fermati comminandoci una multa per eccesso di velocità; ci dicono che la nostra velocità era di 87 kmh contro i 70 consentiti. Una cosa è certa: erano due poliziotti particolarmente stronzi! km 671

2 giugno – lasciamo Kusadasi con l’obiettivo di raggiungere in giornata lo stretto dei Dardanelli a Canakkale riservandoci di decidere una volta arrivati se prendere il traghetto già in serata oppure domani. Non fa caldissimo e la strada godibilissima rendono piacevole e rilassante la guida. Giunti a Canakkale e preso atto che il luogo non ci sembra particolarmente interessante decidiamo di prendere il traghetto che attraversa lo stretto dei Dardanelli portandoci a Eceabat dove troviamo un buon hotel a prezzo modestissimo. Cena a base di pesce (60€ in 3) e a nanna. Km 421

3 giugno – lasciamo Eceabat percorrendo per un tratto la strada che corre parallela al canale percorso da navi cisterna e portacontainer che navigano verso il Mar di Marmara . Superiamo la frontiera turca dove i nostri passaporti vengono per l’ennesima volta timbrati. Nessuna formalità alla dogana Greca …. ma ormai siamo in Europa e anche il GPS ha ripreso a lavorare! Raggiungiamo Salonicco nel primo pomeriggio e fatichiamo un po’ a trovare un hotel sul mare, ma alla fine ci riusciamo ed ance a buon prezzo (50€ la doppia). Km 501.

4 giugno – ultima tappa: Salonicco - Igoumenitza tutta d’un lungo strade secondari e bellissime in un paesaggio tipicamente mediterraneo, ma nello stesso tempo diverso rispetto alle nostre coste. Il profumo delle ginestre in fiore ci accompagna per lunghi tratti e non possiamo non fermarci per le ultime fotografie di rito. Arriviamo al porto nel primo pomeriggio e risolviamo subito la pratica traghetto presso la prima agenzia che troviamo; rispetto ai prezzi visti su internet li troviamo scontati di un buon 30%. Un piatto di insalata greca e lasciamo Ivana a godersi un po’ di sole. Ci aspetta la traversata verso Ancona e l’autostrada che ci porterà domani a casa. Di fatto il nostro Mediterraneo Raid 2010 finisce qui. Scriverne le impressioni è impossibile e comunque ci sono le tante foto scattate; le sensazioni, i profumi, le immagini che hanno riempito i nostri occhi rimarranno per sempre nella memoria di noi che le abbiamo vissute. Non dimenticherò mai la gente che abbiamo incontrato su queste strade, la loro curiosità, la loro ospitalità e soprattutto la loro generosità. Come avere paura di questi popoli e della loro cultura troppo spesso travisata e strumentalizzata dai media di casa nostra; la mia impressione è che loro avvertono queste nostre paure e si sforzino in tutti i modi di convincerci di quanto invece vogliano esserci amici. Per me per Ivana e per Eugenio è stata una lezione importante. Siamo stati bene insieme, ma di questo non avevo dubbi! – Km 371

5 giugno – Ancona /Olginate – siamo a casa! Km 462

Km complessivi 8416

visioni di viaggio - 2014
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