MAROCCO
Agosto
DURATA   20 GG.
KM PERCORSI   8000 CA.
TAPPE PRINCIPALI   TANGERI-CASABLANCA-MARRAKECH-OUARZAZATE-ERFOUD-FES-CEUTA
Quel viaggio rappresenta ancora per me dopo 36 anni "il viaggio"; è stato il primo veramente importante ed è stato talmente intenso e straordinario che col passare del tempo ho finito per mitizzarlo e laggiù in Marocco mi sono sempre rifiutato di tornarci per il timore di rimanerne deluso. Mi ha convinto a farlo mio figlio nel 2008 (vds link).

I ricordi sono ormai sbiaditi anche se molto di quella meravigliosa esperienza è bene impressa in me; purtroppo non ci sono foto, ma in fondo poco importa, io dico sempre che le foto più belle sono quelle stampate nella propria mente per le emozioni che si portano dentro. Non avevamo macchine fotografiche dunque, figuriamoci telefoni o altri aggeggi che di lí a qualche anno avrebbero cambiato le nostre abitudini e la nostra vita.

Con il mio lavoro di bancario un pò "anomalo" riesco a comprarmi una bellissima Kawasaki Z650 (identica a quella della foto pubblicata), potente sí ma anche comoda, giusta per ciò che avevo in testa di fare. Non so perchè fu il Marocco la meta prescelta, forse per quell'alone di mistero e di "trasgressione" che allora aveva; era una meta ambita ed un anche un pò di moda tra i giovani viaggiatori di allora. In moto con me c'era Brunello, un caro amico di qualche anno più di me, ma non per questo meno "incosciente". Non credo che i preparativi fossero stati particolarmente approfonditi: adattare la moto perchè potesse qaccogliere i nostri pochi bagagli e la tendina canadese (ricordo che non utilizzammo quasi mai.....il sacco a pelo era più che sufficiente), qualche cartina e una voglia matta di partire. Ricordo la preoccupazione dei miei genitori che ora, da padre (e nonno) io stesso, posso capire.....ma adesso ci sono i cellulari, c'è internet, allora si scrivevano ancora le cartoline! Non erano molti i tratti di autostrada da Lecco ad Alcesiras, ricordo anzi che in Spagna trovammo anche dello sterrato, mi pare dalle parti di Murcia. Arrivammo a Tangeri che era quasi notte e faticammo a trovare un camping finendo dapprima in un campo tendato non propriamente "turistico". Ripercorrere dopo cosí tanti anni le tappe di quel viaggio mi è davvero difficile; mi rimangono alcuni flash e soprattutto il ricordo dei tanti incontri che hanno arricchito quei giorni.

- la colazione in un bar vicino al porto di Tangeri con un avventore (bandana e tatuaggi) seduto poco più in lá intento a manipolare una pallina di roba che poi mi "lanciò" sorridendo. Pur senza fumarne ne respiravi il profumo un pò ovunque.

- i due ragazzi svizzeri del Canton Ticino su una Honda 500 che ripensando a loro mi chiedo se siano mai tornati da laggiù; abbiamo fatto parecchi tratti con loro divertendoci non poco

- la coppia di milanesi su un Guzzi Falcone, lui insegnante alle superiori e particolarmente "avanti" con le sue teorie di liberalizzare il fumo a scuola.....e non parlava ovviamente di sigarette

- le quattro ragazze anch'esse italiane sul loro maggiolone giallo....che risate con loro!

- quei due ragazzi in autostop rimasti inesorabilmente senza una lira e che non sapevano come tornare a casa

- ....e la baby sitter del costume turchese incontrata alle Source Blue de Meski......!

E poi la Marrachesk di allora.......cosí diversa da quella ritrovata nel 2008; e la medina di Fes, il caldo torrido di Ouarzazate ed il freddo sul Grande Atlante con un equipaggiamento che non era certo quello di oggi. E infine la gente. Non c'era posto in cui ci fermassimo dove non fossimo circondati da persone che si materializzavano dal nulla offrendoci aiuto ed ospitalità; in pochi minuti strangevi la mano ad un villaggio intero! Non c'erano allora le tensioni religiose che oggi invece si avvertono in quei luoghi; nessun tipo di diffidenza o altro, ma semplicemente il rispetto tra culture certamente diverse ma non per questo fra loro ostili. Ricordo anche la frontiera spagnola a Ceuta dove i gendarmi quasi mi smontavano la moto alla ricerca di droga e che di fronte al mio "io fumo solo queste" mostrando le mie Marlboro mi risposero "anche loro dicevano cosí" indicandomi due moto targate GE coperte di polvere e lí da chissà quanto. Sulla via del ritorno in Spagna incrociamo una moto che mi sembra quella del fratello di Brunello; rallento mi volto e vedo Silvano con la Lella venirmi incontro con la loro Guzzi Idroconvert. La cosa curiosa è che accadrà lo stesso l'anno successivo in una zona periferica di Atene!

Altri tempi, altre abitudini, altra gente, e chissà che fine avranno fatto quei due svizzeri, le ragazze del maggiolone giallo, il prof. del Guzzi..........e la baby sitter del costume turchese!

visioni di viaggio - 2014
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